“Sacro Cuore di Gesù, Confido in Te!”
di Maria Pia Cirolla

 
Il mese di giugno è il mese che introduce al periodo caldo dell’estate, del profumo delle vacanze e di molte altre belle realtà che toccano la vita, è anche il mese che spiritualmente contempla, in maniera speciale, una bellissima devozione popolare, quella legata al Sacro Cuore di Gesù. Alle origini di un culto molto popolare che ha ispirato chiese, atenei, oratori, questa devozione accompagna la vita dei credenti e non in maniera misteriosa ma incisiva. Dalle visioni di santa Margherita Maria Alacoque a Papa Francesco: non è da ritenersi solo come un’immaginetta devozionale da mantenere nei libri di lettura, quanto piuttosto indicativo di una fede, di una ritualità volta ad indicare la grandezza del cuore della rivelazione.
Questa festa risulta essere una festa mobile che cade il venerdì dopo il Corpus Domini ed è strettamente legato al giorno successivo cioè al sabato, dedicato ad un’altra bellissima tradizione, ovvero al “Cuore Immacolato di Maria”. Anche se la prima celebrazione risale al XVII secolo, probabilmente nel 1672 in Francia, la devozione al Sacro Cuore di Gesù ha origini molto più antiche. Punto di partenza è per così dire la figura di san Giovanni Apostolo che tantissime iconografie ritraggono nell’Ultima Cena con il capo appoggiato al cuore di Gesù. Notevole impulso venne poi anche nel Medio Evo da figure come Matilde di Magdeburgo (1207-1282), Matilde di Hackeborn (1241-1299), Gertrude di Helfta (1256-1302) ed Enrico Suso (1295-1366) e via dicendo.
Tuttavia la vera diffusione del culto va attribuita a san Jean Eudes (1601-1680) e soprattutto a santa Margherita Maria Alacoque (1647-1690). Quest’ultima, monaca visitandina nel monastero di Paray-le-Monial, ebbe per 17 anni apparizioni di Gesù che le domandava appunto una particolare devozione al suo cuore. La prima visione risale al 27 dicembre 1673 festa di san Giovanni Evangelista e la santa nella sua autobiografia la raccontò così: “Ed ecco come, mi sembra, siano andate le cose. Mi disse: Il mio divin cuore è tanto appassionato d’amore per gli uomini e per te in particolare, che non potendo più contenere in se stesso le fiamme del suo ardente Amore, sente il bisogno di diffonderle per mezzo tuo e di manifestarsi agli uomini per arricchirli dei preziosi tesori che ti scoprirò e che contengono le grazie in ordine alla santità e alla salvezza necessarie per ritirarli dal precipizio della perdizione. Per portare a compimento questo mio grande disegno ho scelto te, abisso di indegnità e di ignoranza, affinché appaia chiaro che tutto si compie per mezzo mio”.
“Gli elementi essenziali della devozione al Cuore di Cristo appartengono in modo permanente alla spiritualità della Chiesa, lungo tutta la sua storia. Perché fin dall’inizio, la Chiesa alzò il suo sguardo al Cuore di Cristo trafitto sulla croce. Sulle rovine accumulate dall’odio e dalla violenza potrà essere costruita la civiltà dell’amore tanto desiderata,il Regno del Cuore di Cristo!” (così si esprimeva San Giovanni Paolo II, Messaggio ai Gesuiti, 5 ottobre 1986)
Ma al di là dei cenni storici, utili per ricostruire il valore e l’origine di questa meravigliosa devozione, vediamo di tracciare le linee più importanti che definiscono nel culto la sacralità attribuita a questo Sacro Cuore. Evidentemente la prima ragione che rende questo Cuore, Sacro e misticamente Divino, è da attribuire alla missione che ha rappresentato del passaggio in questa vita del Maestro, il Verbo, la Sola Parola del Padre: Gesù.
Cosa rende un “cuore” pieno, che arde, che trasmette calore, fuoco e amore, è la Sua capacità di offrire ad altri quei sentimenti di passione, di vita, di dono di sé, connotazioni importanti per dare ad una semplice azione, quel valore straordinario che sfiora l’eccezionalità del gesto.
Il Signore ci guarda sempre con misericordia. Nei suoi occhi, che sono l’espressione di quanto custodito nel Suo Cuore, abita il grande desiderio di essere conosciuto e amato per questa Sua capacità di Amore che lo rende speciale, capacitato ad essere Colui che è di per se stesso la Fonte dell’Amore puro.

Non abbiamo timore di desiderare di avvicinarci a Lui!

Ha un cuore misericordioso! Se noi gli mostriamo le nostre ferite interiori, i nostri peccati, Egli sempre ci perdonerà. Lui solo è pura misericordia! Andiamo da Gesù!. Leggiamo così nel Vangelo di Matteo:“Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero”. (cfr. Mt 11, 28-30)
La fatica di ogni essere umano, con tutte le fragilità che contiene il percorso della vita, parte da un’idea che forse, qualche volta ci sfugge: Gesù ha provato tutte quelle fatiche, ha sentito la sofferenza, ha patito la delusione, è stato abbandonato e tradito! Ha sofferto per la morte di amici cari, ne ha pianto! Ma il Cuore ha continuato a produrre Amore! Non si è arreso alla logica umana del gettare la spugna quando la fatica, il dolore, la prova, soffocano la lucidità e, talvolta, spingono all’infedeltà, al non amore, alla rinuncia della com-partecipazione alla vita dell’altro, diverso da te, con sofferenze magari più grandi delle tue!

A rinunciare ad aprirsi alla vita che rigenera perché l’esperienza ha raggelato gli animi e la passione ha perso forse il suo vigore. Venite a Me ci dice voi che siete stanchi! Incoronato di spine, sovrastato dalla croce e ferito dalla lancia, a eterna memoria del gesto più grande che Gesù ha fatto per noi: sacrificare la propria vita per la salvezza dell’umanità. Ecco credo che in questa immagine è racchiusa l’importanza della devozione al Sacro Cuore, solo chi ama dona se stesso in modo gratuito, spontaneo, totale, offrendo la cosa più cara per coloro che si ama: la Vita!
Chiudiamo questo momento con una antica preghiera a Lui rivolta, speranzosa di fare cosa gradita.

<< Signore Gesù Cristo, Salvatore del mondo,
ti ringraziamo per tutto ciò che tu sei e per tutto ciò che fai per il piccolo gregge.

Signore Gesù Cristo, figlio del Dio vivente,
ti lodiamo per l’amore che ci hai rivelato con il tuo Sacro Cuore,
trafitto per noi è diventato la fonte della nostra gioia,
la sorgente della nostra vita eterna.

Raccolti insieme nel Tuo Nome, che è più in alto di tutti gli altri nomi,
ci consacriamo al Tuo Sacro Cuore,
nel quale dimora la pienezza della verità e della carità.

Signore Gesù Cristo, Re dell’amore e principe della Pace, 

regna nei nostri cuori e nelle nostre case.

Allontana tutti i poteri del male
e portaci a dividere la vittoria del Tuo Sacro Cuore.

Tutti noi diciamo e diamo gloria e lode a Te,
al Padre ed allo Spirito Santo,
unico Dio vivente che regnerà per sempre. Amen.>>

(di Giovanni Paolo II)

Di Consuelo Noviello

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