Si è tenuto il giorno della Festa della Donna, nell’ambito del progetto “Arte in Classe “curato dal professor Francesco Guadagnuolo, un importante incontro con l’attrice Maria Grazia Cucinotta, nell’Aula Magna “Cambellotti” della scuola Matteotti di Aprilia. Una mattina nella scuola per celebrare le donne, per dire no alla violenza. Solitamente il giorno della Festa della Donna si organizzano incontri e convegni su questa tematica ancora molto delicata, ma in questo incontro si è potuto toccare la vera essenza dell’importanza di questa tematica sociale, in quanto non si è discusso solo della violenza sulle donne ma si è sviscerato il problema parlando di tutte le forme di violenza, arrivando al bullismo che proprio fra i giovani trova terreno fertile. Ovviamente i ragazzi e tutti gli intervenuti sono rimasti affascinati dalla presenza dell’attrice, una fila interminabile di persone per gli autografi, non dimenticando i numerosi selfie scattati. Un evento pieno di emozione. Il professore Francesco Guadagnuolo, ha coordinato l’evento da lui organizzato, dando spazio alla sua creazione, al lavoro dei suoi ragazzi ed all’impegno contro la violenza sulle donne della Cucinotta presidente dell’associazione “Io non ho paura” che proprio per questa ragione ha accettato di presenziare a questo evento, unico sul territorio. Il professore Guadagnuolo, ha iniziato l’incontro ringraziando tutti i presenti per la partecipazione ed ha spiegato l’importanza dell’incontro dicendo: “La giornata della donna, ci deve far riflettere sulle battaglie che le donne fanno quotidianamente, le violenze subite, le guerre, non vogliamo tenere alta l’attenzione solo in questa giornata, ma ogni giorno. La donna non è un manichino, non è accettabile ai tempi odierni assistere ancora a queste forme di violenza, di sopruso, di umiliazioni. La decisione di unire alla presentazione della mia opera “Femminicidio, quel che resta per non dimenticare” la presenza dell’associazione “Io non ho paura”, nel progetto “Arte in Classe” nasce proprio dalla volontà di affrontare questa tematica con i ragazzi, il problema esiste e dobbiamo affrontarlo partendo dai giovani”. L’opera del maestro Guadagnuolo, fa riflettere ognuno di noi, un manichino, un mezzo busto di una donna perché spesso la donna viene trattata come un oggetto, e tutto il mondo femminile che in modo armonico avvolge il manichino: gli occhiali, biancheria intima, scarpe con il tacco e cellulare. Il senso di questa opera è che il mondo femminile non deve essere mai violato. La Cucinotta ha preso la parola ringraziando tutti per la calorosa accoglienza, è riuscita a coinvolgere i ragazzi presenti facendoli parlare, ha chiesto loro il significato di questo evento e soprattutto come si può fare per bloccare la violenza. Alcuni ragazzi sono intervenuti esprimendo il loro pensiero, in particolare un giovane ha detto che bisogna cambiare la mentalità dell’uomo, un altro ha detto: “Ho difeso una ragazza e per questo ho preso le botte, poi ho cambiato scuola”. Parole che pesano come macigni. La Cucinotta ha interagito con i ragazzi trasferendo la sua forza e positività dicendo: “La vita è quello che facciamo, è usare l’intelligenza, ognuno di noi ha delle grandi capacità, ognuno di noi può migliorare il mondo. Spesso i ragazzi quando avvengono atti di violenza o di minacce, per paura di essere considerati dei vigliacchi non parlano con la famiglia ed invece bisogna parlarne. A quelli che ti dicono di essere un vigliacco bisogna rispondere che ho una famiglia alle spalle! In Puglia i ragazzi hanno creato un gruppo antibullismo “MABASTA!”. L’idea nasce dagli studenti della scuola “Galilei-Costa”, che intendono lottare contro il bullismo. La Cucinotta ha lanciato la proposta di formare un gruppo antibullismo anche alla Matteotti, attraverso i ragazzi presenti al convegno. “E’ fondamentale – prosegue la Cucinotta – il rapporto tra scuola e famiglia, il ruolo del docente è di vitale importanza in queste situazioni. Anche il bullo per essere tale ha certamente dei problemi, ed è per questo che è necessario la condivisione, l’unione, perché uniti siamo forti”. La preside Viviana Bombonati si è complimentata con i presenti e nel suo intervento ha detto: “Oggi esiste più informazione, la violenza c’è sempre stata ma ora viene fuori, attraverso i mezzi di comunicazione veniamo a conoscenza di quanto avviene. La scuola è importante in quanto rappresenta il primo contatto con la società per i giovani e dobbiamo impegnarci per il loro bene”. La dottoressa Francesca Malataccia presente con la Cucinotta per l’associazione “Io non ho paura” ha ringraziato i ragazzi dicendo: “Noi nel crescere abbiamo perduto la spontaneità che dobbiamo imparare da voi. Conosco storie di vite spezzate, le storie delle mie pazienti, donne abusate, violentate. Il lavoro del maestro Guadagnuolo mi commuove, mi si è arrestato il cuore nel vedere questo manichino, una donna oggetto, un cuore che pulsa in tanta violenza. La violenza non va mai bene. L’opposto della violenza è l’amore. Mi rivolgo a voi giovani, anche se le tematiche sono complesse, posso racchiudere il senso di questo incontro dicendovi che nessuno può violare il vostro corpo, voi dovete scegliere, nessuno può costringervi a fare ciò che non volete fare. Parlate sempre con i vostri genitori. La sessualità è un dono che viene dall’anima”. La dottoressa ha presentato delle slide sui casi di violenza, sulle percentuali delle varie forme di violenza, perché oltre alla violenza fisica, esiste la violenza morale, la dipendenza economica dall’altro che spesso sfocia in violenza domestica, nella privazione della propria libertà. Il 78% delle donne non denunciano perché hanno paura. La dottoressa Malataccia ha puntualizzato tanti aspetti della violenza sulle donne, sui più deboli, su quanto purtroppo avviene quotidianamente spesso nel silenzio. Questo evento ha toccato il cuore delle persone e certamente ha lasciato spunti di riflessione su quanto avviene e su quello che ognuno di noi possa fare per rendere migliore questa società. Se qualcuno pensasse di essere solo una goccia in mezzo al mare…anche il mare ha bisogno di quella goccia per esistere. Ognuno di noi è parte attiva di questa società ed abbiamo delle responsabilità verso il prossimo.

Consuelo Noviello

Di Consuelo Noviello

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